“I have been one of the luckiest man in the World” Stan Lee
“I have been one of the luckiest man in the World” così fino a qualche giorno fa si definivaStan Lee, la notizia della cui morte, avvenuta all’età di 95 anni, sta facendo in queste ore il giro del mondo.
Fumettista, editore, produttore cinematografico e televisivo, Stan Lee ha lasciato un’impronta nell’immaginario del mondo occidentale paragonabile solo a quella di Walt Disney, anche se rispetto al connazionale statunitense la sua fama rimane, e forse rimarrà per sempre, circoscritta agli amanti del fumetto.
Soprannominato L’Uomo (The Man) e Il Sorridente (The Smilin’) Stan Lee fu il primo ad introdurre, insieme a diversi disegnatori e co-creatori (Jack Kirby e Steve Steve Ditko in particolare) la figura del “supereroe con superproblemi” umanizzando una categoria dell’immaginario post-war che fino a quel momento era stata caratterizzata esclusivamente da personaggi perfetti e bidimensionali (uno su tutti: Superman).
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