


ALIMENTARSI DI BENE
«Occorre praticare la conoscenza e la padronanza di se stessi, cioè il lavoro costante e lieto di una vita. Servono buone frequentazioni, buone letture, buona musica, tante altre cose buone, tra cui in particolare il contatto frequente e profondo con la natura, sia essa mare, montagna, fiume, lago, foresta, fiori, animali. Detto in sintesi, per acquisire saggezza occorre alimentarsi di bene. Il contatto continuo con il bene ammorbidisce l’intelligenza, la rende gentile, le fa deporre l’atteggiamento supponente e talora beffardo di tanti intelligenti e ancor più di tanti intellettuali, e così la rende in grado di comprendere leggendo in profondità, dove solo l’occhio del cuore sa arrivare. Il bene conferisce calore all’intelligenza che di per sé è fredda, e l’intelligenza, acquisendo calore, si trasforma in saggezza. Anche il suo colore cambia, da azzurro chiaro diventa giallo, prossimo all’arancione. In alcuni esseri umani davvero speciali l’intelligenza saggia genera il frutto più bello a cui può giungere il lavoro interiore di un essere umano: la sapienza, il cui colore è il bianco».

L’ha ripubblicato su non c'è rosa senza spine By GiuMae ha commentato:
…………………………….l’intelligenza saggia genera il frutto più bello a cui può giungere il lavoro interiore di un essere umano: la sapienza, il cui colore è il bianco—