Mariangela Gualtieri
Quando vuole pregare
lei va alla piscina comunale
mette la cuffia e gli occhialini
entra nell’acqua ma non è capace
di domandare, o forse non ci crede.
Allora fa una bracciata e dice
eccomi,
poi ne fa un’altra
e ancora eccomi.
Eccomi dice ad ogni bracciata.
Eccomi a te
che sei acqua e cloro
e questi corpi a mollo come spadaccini.
E nello spogliatoio, dopo, alla fine
prova sempre una gioia –
quasi l’avessero esaudita,
di qualche cosa
che non ha chiesto
che non sapeva.
Che mai saprà cos’era.
(da ‘Bestia di gioia‘, Einaudi, 2010)


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Sermone ai cuccioli della mia specie
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